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Nome: Risen Protezione: Tages Lingua: Testo ITA Sviluppo: Piranha Bytes Pubblicazione: Deep Silver Data rilascio: 2 Ottobre 2009 Genere: Gioco di Ruolo Tema: Fantasy Età: 16+ Modalità di gioco: Singolo Piattaforma: Microsoft Windows Supporto: DVD9
Requisiti Minimi: Sistema operativo: Windows XP/Vista Processore: 2.0 GHz / 3.0 GHz Dual Core RAM: 1 GB / 2 GB Spazio sul Disco: 2.5 GB Liberi Scheda grafica: Direct X 9.1; Pixel Shader 3.0; 256 MB (GeForce 7900 - ATI 1800) Direct X 9.1; Pixel Shader 3.0; 512 MB (GeForce 8800 - ATI Radeon HD 2900) Scheda audio: Compatibile con DirectX 9.0c Altro: Mouse, Tastiera
Recensione Manca poco all’uscita di Risen nei negozi e gli orfani della serie Gothic (l’uscita del quarto capitolo è stata rimandata all’anno prossimo, ma non c’è ancora nulla di ufficiale) fremono nell’attesa di poterci mettere le mani sopra. Dopo Gothic 3 i Piranha Bytes promisero di non ripetere gli stessi errori e sono riusciti a chiudere il gioco qualche settimana prima della pubblicazione, cercando di limitare bug e problemi di natura tecnica: gli hands-on pubblicati sui siti internazionali hanno sottolineato la stabilità delle versioni preview in loro possesso, vero cruccio di Gothic 3 che per molti è diventato giocabile soltanto dopo la pubblicazione di una grossa patch che si è fatta attendere per mesi. Non per niente Kai Rosenkranz, responsabile della musica e degli effetti sonori, ha fatto un mea culpa sull’argomento dichiarando: “I giocatori hanno tutto il diritto di lamentarsi: una cosa del genere non deve accadere nuovamente per nessun motivo“. Al di là di questo, l’impressione generale offerta da Risen è quella di voler stabilire delle assonanze rispetto ai Gothic, con cui condivide molto. Il primo punto in comune è che il protagonista ha perso la sua identità e si ritrova a vagare per un’immensa e selvaggia isola di cui ignora praticamente tutto. La trama verrà svelata esplorando e parlando con gli altri personaggi. I dialoghi prevedono scelte multiple che influenzano gli eventi successivi secondo una logica lineare ma insolitamente dinamica. Il linguaggio usato è rude e colorito, limato verso un approccio più occidentale al genere fantasy rispetto al linguaggio edulcorato a cui ci hanno abituato i titolo provenienti dal paese del Sol Levante. Dopo le prime fasi esplorative, utili per prendere confidenza con i controlli, il combattimento e il sistema di crescita del personaggio, bisognerà scegliere una fazione con cui associarsi e svolgere le missioni che verranno offerte da essa. Le fazioni disponibili sono tre: gli Inquisitori, i Banditi e i Maghi, tutte molto interessate alle rovine apparse recentemente sull’isola. Realisticamente non sarà possibile associarsi a più di una fazione in conflitto, fatto questo che garantisce a Risen una buona rigiocabilità, soprattutto per i completisti che non vogliono perdersi nemmeno una riga di dialogo.
Rispetto al passato l’inventario sembra più funzionale e di facile utilizzo, probabilmente per venire incontro alle esigenze dell’utenza Xbox 360 che avrebbe avuto qualche difficoltà a gestire interfacce troppo complesse come quelle dei Gothic con il solo joypad. La filosofia scelta è quella dello spazio illimitato, utile per non costringere il giocatore a fare avanti e indietro per vendere il superfluo in nome di un falso realismo che non sta né in cielo né in terra. In effetti portarsi dietro dieci o cento spade che differenza fa? Siamo sempre nel mondo della fiction e di realistico c’è ben poco (è un po’ come la storia dei medikit e delle ferite che si rimarginano da sole in tempi record… ma questa è un’altra storia). Il reperimento degli oggetti avverrà tramite il classico sistema ammazza&razzia tanto caro agli amanti dei di ruolo, persone dalla dubbia moralità che adorano frugare tra i cadaveri (c’è anche chi si diverte a palpeggiare gli orchi morti… tenete ben in vista le mani, suvvia). Ovviamente non mancheranno tesori nascosti in fondo a dungeon oscuri e pieni di pericoli. Il sistema di combattimento sembra molto simile a quello dell’ultimo Gothic (tasto sinistro del mouse per attaccare, tasto destro per parare e contrattaccare). Dal punto di vista della difficoltà non sono stati fatti sconti a nessuno: nonostante alcune concessioni alla modernità come la possibilità di selezionare un nemico-bersaglio, girare in modo scriteriato per l’isola di Risen, soprattutto quando si è di livello medio-basso, riserverà delle sgradite sorprese sotto forma di nemici molto potenti capaci di ammazzare l’eroe senza nome con una semplice alitata (beh, sapete… magari i draghi…). In realtà basteranno anche creature più deboli a dare del filo da torcere al protagonista e non aspettatevi mostri di livello allineato al suo come accade, ad esempio, in Oblivion o in Fallout 3. Il sistema di crescita dei livelli è basato sui maestri, ovvero per apprendere abilità di livello superiore occorrerà trovare qualcuno in grado di insegnarle (a pagamento) e non basterà assegnare i punti esperienza ottenuti come in altri di ruolo. Ovviamente sarà possibile differenziare il personaggio secondo i propri gusti, facendogli percorrere diverse carriere e portandolo a diventare a propria volta un maestro in differenti discipline (chissà se verrà esaudito il mio sogno di poter creare un cuoco francese guerriero). Ma veniamo all’isola dove Risen è ambientato: immensa e rigogliosa, è un vero spettacolo per occhi e orecchie (e anche lingua, se siete abituati a leccare i monitor). In alcune zone la vegetazione è così fitta che, pur potendo attraversarla, rende difficile l’orientamento. Non mancano effetti atmosferici e giochi di luce, con la pioggia che pare anch’essa particolarmente fitta e la notte decisamente buia. L’eroe che nessuno riuscirà mai ad aggiungere a un elenco telefonico potrà arrampicarsi, saltare, accovacciarsi e… levitare (come il mago di Segrate). Quest’ultima abilità sarà ovviamente legata a una barra energetica che, una volta esaurita, costringerà a rimettere i piedi per terra (in modo più o meno rovinoso a seconda dell’altezza). Alcune aree sono raggiungibili soltanto levitando quindi, se si vogliono scoprire tutti i segreti del gioco, sarà necessario padroneggiare l’arte del camminare a mezz’aria (il maestro sarà Goku?). E se invece di un mago uno avesse creato un rude guerriero che trova difficoltà anche a camminare? Nessun problema, perché esistono delle pergamene del volo che possono essere acquistate, (solo dai venditori autorizzati e certificati dalla UE) o scritte usando un’abilità apposita (che non sarà sicuramete ‘Sopravvivenza all’ingestione ripetuta di cibo messicano’).