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Titolo: Split Second Velocity Gio Giu 03, 2010 7:16 am
SPLIT/SECOND: VELOCITY
Genere: Guida Arcade Sviluppatore: Black Rock Studios Distributore: Disney Interactive Lingua: Italiano Giocatori: 1-8 Data uscita: 20 Maggio 2010
Requisiti:
OS: Microsoft® Windows® 7 / Vista® SP2 / XP® SP3 Processor: 3.0 GHz Intel® Pentium® D processor / 3.0 GHz Intel® Core™2 Duo processor or 2.4 GHz AMD Athlon™ 64 X2 Memory: 2 GB RAM ( 7 / Vista®) /1.5 GB RAM ( XP®) / 2.5 GB RAM ( 7 / Vista®) / 2.0 GB RAM ( XP®) Hard Drive: 6.5 GB Video Memory: NVIDIA® GeForce® 7600 or better, ATI Radeon™ X1600 / NVIDIA® GeForce® 8800GT or better, ATI Radeon™ HD3870 Sound Card: DirectX Compatible DirectX: 9.0c
Recensione:
Se Split Second fosse davvero una serie TV, perdersene un episodio sarebbe un vero delitto. Il ritorno sulle piste di gara dei ragazzi di Blackrock Studios, di cui potreste aver giocato il divertente Pure, arriva sotto il segno dello show più spettacolare ed adrenalinico di sempre: un programma TV a puntate, dove otto piloti completamente fuori di testa lanciano i loro bolidi su piste a sfondo urbano imbottite di esplosivo, pronti a far saltare tutto in aria pur di aggiudicarsi il podio. Questo contesto introduce un gioco di corse arcade dove la spettacolarità dell'azione è tutto, dove oltre a guidare occorrerà imparare a conoscere il tracciato ed i punti passibili di detonazione, dove mantenere la prima posizione sarà una questione di nervi saldi e riflessi prontissimi. Dopo averne seguito con interesse lo sviluppo nel corso degli ultimi 12 mesi, eccoci finalmente al verdetto finale: lo show vale il prezzo del biglietto?
Showtime! La vera forza di Split Second è senza dubbio l’originalità. Quello che al primo mezzo giro di pista può sembrare un gioco di corse arcade di buona fattura si rivela ben presto molto di più: il concetto alla base del gameplay prevede l’accumulo di un’energia definita Powerplay tramite derapate, scie, sorpassi e salti: queste manovre andranno a riempire progressivamente una barra posta in sovrimpressione sul paraurti posteriore dell’auto, divisa in tre segmenti. Una volta riempito uno di questi sarà possibile, in specifici punti della pista, attivare i Powerplay, spettacolari esplosioni che oltre a mettere potenzialmente fuori gioco i concorrenti andranno spesso ad ingombrare il tracciato stesso con detriti, polvere e fumo sollevati dalla detonazione. Se si avrà la pazienza di riempire tutti e tre i segmenti della barra sarà possibile attivare speciali esplosioni in grado di cambiare profondamente il tracciato, con tanto di crolli e cedimenti di enormi strutture. Queste peculiarità delineano un gameplay frenetico, diviso tra lo sforzo necessario per mantenere la testa della corsa, cercando al tempo stesso di accumulare quanta più energia possibile e sfruttarla per mettere in difficoltà gli agguerriti concorrenti: rovesciare autobus in fiamme in mezzo al tracciato, far esplodere ponti sospesi o attivare il braccio di una gru sono solo alcuni esempi delle follie che il Powerplay può scatenare in pista. Se la conoscenza della pista e dei relativi punti di detonazione è naturalmente un elemento fondamentale della curva d’apprendimento proposta da Split Second, i riflessi giocano sempre e comunque un ruolo di primo piano, laddove non passerà gara senza che dobbiate fare i conti con diversi imprevisti e repentini avvicendamenti alla testa della cosa, fattore che mantiene l’esperienza di guida sempre sul filo del rasoio, e le mani del giocatore convulsamente strette al pad. Era dai tempi dell’ultimo Burnout che un gioco di corse arcade non riusciva a trasmettere una simile carica d’adrenalina, proponendo gare emozionanti e mai decise fino all’ultimo secondo. Strutturato come la stagione di un programma televisivo, Split Second propone dodici “episodi”, ognuno contenente sei gare divise tra le varie modalità disponibili: si comincia con la corsa standard, dove occorre conquistarsi il podio sfruttando al meglio il Powerplay continuando poi con Eliminazione, dove ogni tot secondi l’ultimo in pista viene fatto saltare in aria, Detonatore, in cui si corre contro il tempo mentre l’Intelligenza Artificiale ci scatena contro tutti i Powerplay possibili, Sopravvivenza, nella quale si corre in circuiti alternativi tentando di superare dei camion che rilasciano grandi quantità di barili esplosivi, ed infine Vendetta Aerea, in cui vi troverete ad evitare i missili lanciati da un elicottero tentando al tempo stesso di riempire la barra del Powerplay al fine di rivolgergli contro le sue stesse armi. A seconda del piazzamento ottenuto si otterranno di volta in volta dei crediti il cui accumulo permetterà lo sblocco di nuovi episodi della serie e new entries nel parco auto. Quest’ultimo presenta una selezione di mezzi creati appositamente per il gioco, le cui splendide linee strizzano l’occhio ora allo stile orientale, ora a quello americano, mantenendo sempre un colpo d’occhio davvero accattivante. Oltre che per l’estetica, i bolidi si distinguono anche per caratteristiche esplicitate nel menu di selezione, come resistenza alle esplosioni o efficacia in derapata, ed alcune si riveleranno più competitive in specifici eventi. Non vi sono purtroppo possibilità di modificare in alcun modo i veicoli se non per le vernici, una lacuna che si fa sentire soprattutto dopo qualche ora di gioco. Multigiocatore A fronte di una campagna singolo giocatore discretamente longeva, il comparto online di Split Second si rivela ben realizzato quanto ad efficacia dell’esperienza, ma poco approfondito dal punto di vista delle opzioni a disposizione. Esattamente come nelle gare offline, vi ritroverete a correre contro altri 7 piloti nelle stesse ambientazioni proposte nei diversi episodi, potendo sfruttare ampiamente i Powerplay già visti durante la stagione. Giocare contro corridori in carne ed ossa dà senza dubbio quel brivido in più, ma a mancare davvero è la possibilità di sbloccare nuove auto, personalizzarle o migliorare in qualche modo le proprie abilità. C’è naturalmente un ranking online, che tuttavia non riuscirà a mantenere troppo a lungo la presa su questa componente online, tecnicamente ottima ma troppo poco sviluppata per durare oltre una manciata di ore. Apprezzabile la presenza di un'apposita modalità per lo split screen (in verticale), che si è rivelata fluida e molto godibile da giocare.
Foto:
Video:
Split Second Velocity
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